Sono nata a Omegna il 18/03/1982 e per più di dieci anni sono stata il libero della Nazionale italiana di pallavolo.
La mia passione per questo sport è nata guardando il cartone animato Mila e Shiro; i primi palleggi li ho fatti in casa, allenandomi con mia sorella Giovanna, più grande di me di otto anni, poi mi sono iscritta alla squadra di volley del mio paese. Il ruolo del libero, ancora, non esisteva.
Le partite della nostra Nazionale le guardavo in tv: le ragazze erano i miei idoli, mi sembravano irraggiungibili ma desideravo, un giorno, essere come loro.
Il ruolo del libero è stato introdotto nel 1998. In quel momento ho pensato che fosse la mia grande possibilità di realizzare il mio sogno: indossare anche io la maglia azzurra. Questo nuovo ruolo ha dato la possibilità anche a atlete più piccoline, come me, di poter ambire ai massimi livelli, spesso preclusi fino a quel momento per ragioni di altezza.
Diventai così uno dei primi atleti giovani che venivano formati e specializzati nei fondamentali di ricezione e difesa. Da quel momento il mio percorso è stato piuttosto veloce: a 18 anni arrivò la prima convocazione nella Nazionale seniores e così mi trovai catalputata in quel mondo che, fino a poco prima, potevo solo immaginare nella mia fantasia. Un’emozione enorme, mi sentivo come una bambina nel luna park più bello del mondo.
Gioia e anche responsabilità, perché in quel momento capii l’importanza del ruolo che mi veniva affidato. La vittoria del Mondiale a 20 anni diede lo slancio decisivo alla mia carriera, che mi ha permesso di festeggiare tanti altri importanti trofei, tra cui Europei e Coppe del mondo. La mia carriera è stata bellissima, ricca di soddisfazioni e successi sia di squadra che personali, pur con qualche rimpianto in termini di risultati sportivi.
Per me la pallavolo non è stata solo uno sport o un lavoro, ma un amore profondo, una parte di me senza la quale mi sarebbe mancato qualcosa. È proprio questa enorme passione ad essersi rivelata la mia forza. Mi ha aiutato ad affrontare i sacrifici: ai tempi del liceo giocavo in serie A a un’ora e mezza da casa, così dovevo studiare in treno e quando tornavo a casa la sera tardi, non avevo il tempo per poter uscire con le compagne di classe, la mia vita era pallavolo e scuola. Mi ha permesso di superare gli infortuni, alcuni dei quali molto gravi: ne ho avuti moltissimi, con più di 10 interventi chirurgici, ma sono sempre riuscita a rialzarmi e tornare in campo. Qualcuno, per questo, mi ha definito “antifragile”, ovvero una persona che possiede la capacità di affrontare le difficoltà e imparare a modificarsi per migliorarsi costantemente. Non so se questa è veramente una mia caratteristica, ma mi piace pensarlo e ho sempre provato ad esserlo.
La mia carriera si è chiusa a 37 anni, nel momento in cui facevo troppa fatica a sostenere i ritmi imposti dallo sport ai massimi livelli. Non avrei mai voluto smettere e, ancora oggi, se mi capita di essere in palestra ho subito la tentazione di prendere una palla ed allenarmi, anche da sola. È un richiamo a cui non so resistere.
Mi ritengo una persona molto fortunata, non solo per aver realizzato i miei sogni e i miei obiettivi, ma soprattutto per il percorso che mi ha permesso di raggiungerli. Percorso in cui ho imparato valori come la costanza, la dedizione, l’impegno, la pazienza.
Nella vita di tutti i giorni sono riservata, un pochino introversa e sicuramente lunatica, ma altrettanto determinata e competitiva. Amo leggere e guardare serie tv, le mie preferite sono Grey’s Anatomy e Una mamma per amica. Come tanti sportivi sono scaramantica: quando giocavo, uno dei miei riti era allacciarmi sempre due volte le stringhe delle scarpe prima di scendere in campo. Amo gli animali e in particolare i gatti, anche se da piccola ne ero terrorizzata.
Sono precisa, ordinata, perfezionista: quando inizio una cosa voglio farla nel miglior modo possibile. Sono una sognatrice e mi piace farlo in grande, per questo difficilmente mi accontento e cerco sempre nuovi stimoli e obiettivi, piccoli o grandi che siano. Mi piace essere sempre “in viaggio” verso qualcosa.
La mia carriera mi ha portato ovunque nel mondo e ad affascinarmi più di tutti è stato il Giappone, un luogo incredibile da tanti punti di vista. Ci tornerò in futuro, per visitarlo ancora, per conoscere di più le loro usanze e la loro cultura. E, perché no, anche per scoprire qualche segreto del loro modo di intendere la pallavolo: dal punto di vista tecnico quella giapponese credo sia una delle migliori scuole al mondo, anche e in particolare nei fondamentali caratteristici del ruolo di libero.
Oggi sono iscritta al corso universitario di etica e filosofia, perché credo che aprire la mente a diverse tipologie di pensiero sia un arricchimento personale molto importante, e ho tanti progetti in testa. Da sportiva scaramantica non posso svelarveli… Ma posso dire che sono, come sempre, molto ambiziosi…
PALMARES
CLUB
Coppa Italia: 4
Campionato francese: 1
Coppa di Francia: 1
Supercoppa italiana: 2
Coppa di Lega: 1
Top Teams Cup/Coppa CEV: 2
Challenge Cup: 1
NAZIONALE
oro campionato mondiale 1
oro campionato europeo 2
oro coppa del mondo 1
oro grand champions cup 1
PREMI INDIVIDUALI
2002 -Campionato mondiale: Miglior libero
2003 -Coppa CEV: Miglior libero
2003 -World Grand Prix:MVP
2004 -Coppa Italia: Miglior libero
2004 -Giochi della XXVIII Olimpiade: Miglior libero
2005 -Champions League: Miglior libero
2005 -Supercoppa italiana: Miglior libero
2006 -Top Teams Cup: Miglior libero
2007 -Campionato europeo: Miglior libero
2007 -Coppa del Mondo: Miglior libero
2008 -Champions League: Miglior libero
2009 -Campionato europeo: Miglior libero
2010 -Coppa Italia: Miglior libero
2012 -Champions League: Miglior libero
2012 -Ligue A: Miglior libero
OLIMPIADI
2 partecipazioni olimpiche